Niki e i suoi germogli, la Pasqua. E Pantani.
26 Marzo 2016
“Mi hanno sepolto,
ma quello che non sapevano, è che io sono un seme”
Anche per questa Pasqua Niki con l’associazione è stato presente dove il bisogno di un sorriso o di un attimo di serenità è maggiore che altrove, ci siamo recati in strutture che accolgono bambini, carceri, centri sociali, ospedali, case famiglia e inoltre abbiamo risposto a diverse segnalazioni che sono diventate per noi una costante.
I sorridenti fiori di Niki sono presenti ovunque in Calabria e in Abruzzo, i bambini li riconoscono e gli adulti ci fanno domande sulla vicenda di Niki. Niki ha creato una tela alla quale ogni volta si aggiungono fili, è tessuta con l’Amore con cui ha vissuto i suoi 26 anni, e che sta tessendo da quando hanno interrotto la sua vita qui in terra.
A noi, terreni, spetta il compito di affiancarLo e di batterci affinchè la Verità sulla Sua vicenda sia riconosciuta, a non guardare dall’altra parte di fronte a quest’immane ingiustizia, Lui era come noi, come i nostri figli, come i nostri amici, era quello dalla battuta pronta e dalle braccia lunghe che accoglievano chiunque, e, quando ha incontrato i lupi non li ha riconosciuti. Non solo perchè erano travestiti da agnelli ma anche perchè il suo “pensare” non glielo ha consentito. Ha vissuto nell’Amore e nell’onestà e non avrebbe mai potuto capire che chi gli sorrideva e si diceva amico lo stava accoltellando.
Scrive la Mamma:
“avevo due strade o arrendermi e morire o continuare magari alla cieca, senza speranza ma combattere, perchè non passasse come verità tutto ciò che gente senza scrupoli e avida di soldi fino alla propria morte, volesse far prevalere.La Verità è una sola, noi la conosciamo, ti hanno ucciso senza pietà…”
E’ l’ottava Pasqua che Niki passa in Cielo, che non scambia gli auguri con gli amici, che non regala l’uovo a Suo fratello, che non pranza con la famiglia, cose di un’ordinaria normalità che sono Vita. Ed è tremendamente insopportabile per chi rimane. Uccidendolo hanno sconvolto minuto per minuto la vita dei suoi affetti. E noi che siamo “gli altri” non possiamo far finta di niente.
Lascio il link di un articolo uscito qualche giorno fa, leggetelo, vi aiuterà a capire quali lupi ha incontrato Niki sul suo cammino.
http://www.ilsicomoro.com/site/2016/03/i-pantani-uccisi-due-volte/
Ringraziamo Sebastian Ciancio per essersi fatto carico delle segnalazioni a Catanzaro, la dolcissima Tiziana Sestini e “Gli amici della Solidarietà” che con le loro donazioni ci hanno consentito di arrivare in più posti a portare quell’Amore germogliato dai semi di Niki.
Buona Pasqua a tutti voi.
Con Niki nel cuore
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